Tag: #antoninodesposito
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Io e Hayim, il romanzo che non ti aspetti
Recensione di Antonino d’Esposito Pubblicato in Algeria nel 2018 e selezionato per l’International Prize for Arabic Fiction l’anno seguente e vincitore, sempre nel 2019, del Katara Prize for Arabic Fiction, Io e Hayim è un romanzo che non ti aspetti, perché porta alla luce episodi della storia algerina del XX secolo che possono apparire assurdi…
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I Palestinesi si amano in altre lingue, ovvero i racconti di Karim Kattan
Articolo di Antonino d’Esposito Classe 1989, nato a Gerusalemme, Karim Kattan è quello scrittore palestinese che non ti aspetti, che ti sorprende per la delicatezza con cui affronta il dramma del suo popolo e la carezza con cui usa il francese. Ebbene sì, probabilmente Karim Kattan è il solo autore palestinese francofono. Con un dottorato…
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Il rabdomante di Zahran al-Qasmi vince l’edizione 2023 dell’IPAF
Fonte: https://arabicfiction.org/en/node/2178 Traduzione dell’articolo di Antonino d’Esposito Il rabdomante di Zahran al-Qasmi ha vinto il 21 maggio l’International Prize for Arabic Fiction (IPAF) 2023. Il romanzo, pubblicato da Rashm, è stato dichiarato vincitore di quest’anno dal presidente dei giudici, Mohammed Achaari, nel corso della cerimonia tenutasi Abu Dhabi e trasmessa anche in streaming online. Oltre…
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Sierra de muerte di Abdelouahab Aissaoui
Traduzione di Antonino d’Esposito Mentre fissava il cielo carico di nuvole, Pablo urlò: “Sono tre anni, Manuel, o mi sbaglio? Sono già passati tre anni dalla caduta di Barcellona e noi, qui, continuiamo a spalare la neve dalla ferrovia di Djelfa.” “E che differenza fa? L’ultima volta non l’abbiamo spalata sulla Sierra de Muerte!” Gli…
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Sei romanzi da sei diversi paesi scelti per la short list dell’IPAF 2023
Dall’articolo di Arablit Traduzione di Antonino d’Esposito 1 MARZO 2023 – In una conferenza stampa virtuale, il presidente della giuria del l’International Prize for Arabic Fiction 2023, Mohammed Achaari, ha annunciato la rosa dei sei libri di quest’anno, testi che Achaari ha elogiato per la diversità di stili e qualità della scrittura, osservando che i…
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Da Tripoli alla Mecca, viaggio nel deserto dei sentimenti
Questa è la terza puntata della rubrica “Finestra sulle Rive Arabe”, a cura di un gruppo di arabisti. Il gruppo RiveArabe (www.rivearabe.com) è un sodalizio di studiosi e cultori del mondo arabo. Il coordinamento del lavoro tra il gruppo RiveArabe e la redazione Anbamed è a cura della professora Jolanda Guardi. L’articolo che ospitiamo questo…
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Yamen Manai, una speranza irriducibile
Articolo di Antonino d’Esposito Sembra quasi che nella letteratura francofona contemporanea di matrice magrebina gli scrittori facciano prima un giro nelle scienze per poi dedicarsi definitivamente alle lettere. Accanto all’ormai noto Fouad Laroui, marocchino che da svariati anni si è affermato nel panorama editoriale francese, un altro ingegnere, questa volta, tunisino, sta facendo sentire la…
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Il viaggio di Nassir di Francesco Boschi
Recensione di Antonino d’Esposito Nassir era un bimbo sveglio e vivace, pieno di curiosità e sogni. Il suo sogno più grande era viaggiare, girare il mondo e visitare paesi lontani, quelli visti sulla cartina geografica nell’aula della piccola scuola del villaggio. Ma per un bambino di campagna del sud dello Yemen questo rischiava di rimanere…
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Requiem alla memoria di Nahed Abou-Zeid
Traduzione di Antonino d’Esposito Ogni volta che si ritrovava solo nella stanza, quella tra il cubo della cucina e il liwan, il salone usato per accogliere gli ospiti, un brivido lo percorreva tanto che, inconsciamente, il suo corpo da bambino veniva scosso da un dolce formicolio che partiva dalla peluria della sua morbida pelle. Si…
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Una mappa, un ulivo e due abiti, i simboli della Palestina alla Biennale di Venezia 2022
Articolo di Antonino d’Esposito Il 26 novembre scorso From Palestine with art, la prima mostra d’arte palestinese ad essere ospitata alla Biennale di Venezia, con una cerimonia tenutasi a Palazzo Mora, ha celebrato la chiusura di questa intensa edizione che ha visto come assoluto promotore dell’iniziativa Faisal Saleh, fondatore del Palestine Museum US. Ascoltiamo dunque…