Articolo di Alessandra Amorello
Abeer Al Taher è una scrittrice giordana di letteratura araba per l’infanzia.
Ha studiato presso l’Università Americana in Libano e ha frequentato diversi corsi di specializzazione in Letteratura per ragazzi presso la Lowa State University negli Stati Uniti. La permanenza all’estero le ha permesso di osservare l’evoluzione della letteratura per ragazzi in termini di scrittura creativa, disegno e metodi di progettazione.
La carriera di scrittrice inizia nel 1999 con la serie “Yasmine” ispirata dall’omonima figlia, come lei stessa dichiara nell’intervista che segue, da cui deriva inoltre il nome della casa editrice Al Yasmine for Publishing and Distribution House di Amman. La serie narra le avventure quotidiane di una bambina di nome Yasmine e ha avuto un grande successo anche presso le istituzioni scolastiche del Paese.
Nel 2010 l’autrice fonda la casa editrice Dar Al Yasmine con l’intento di arricchire il mercato editoriale di letteratura per l’infanzia per diverse fasce età – dai 3 ai 16 anni – e invogliare i piccoli alla lettura.
Il suo albo illustrato قط شقي جداً – Un gatto combinaguai ha vinto l’Etisalat Award 2014 – Best Children’s Book of the Year. È stato pubblicato in Italia da Edizioni La Lineaper la linea Upupa, una collana dedicata agli albi illustrati bilingue.
La storia narra le vicende di un gatto trovatello che convive con un signore anziano. Quest’ultimo tenta di sbarazzarsi del gatto birichino diverse volte…ma segue un finale sorprendente. Un libro sull’amicizia e sull’accettazione degli altri.
Le illustrazioni sono di Maya Fidawi, artista libanesevincitrice di diversi premi nazionali e internazionali come illustratrice di libri per l’infanzia; la traduzione è di Abdelhamid Mohamed Nadia, che si occupa di educazione interculturale.



Abeer Al Taher ci ha concesso con entusiasmo la seguente intervista.
Innanzitutto vorrei chiederle quando e in che modo è iniziata la sua carriera di scrittrice di libri per ragazzi?
Ho iniziato a scrivere per bambini subito dopo la laurea in Letteratura e Educazione per l’Infanzia. È stata mia figlia Yasmine a ispirarmi, la mia prima serie per bambini “Yasmine” l’ho scritta per lei e a lei ho dedicato il progetto ambizioso della casa editrice Al Yasmine Publishing House.
Il suo libro Un gatto combinaguai ha vinto il premio Etisalat nel 2014, è stato tradotto in diverse lingue e in Italia è stato pubblicato dalla casa editrice Edizioni La Linea. Cosa ha provato nel ricevere un premio così importante?
È stato molto emozionante ricevere il premio per il miglior libro illustrato e favorito dal pubblico. Vincere un premio significa aver lavorato sodo per ottenere una trama perfetta e delle illustrazioni suggestive. Mi ha resa orgogliosa, felice e grata; mi ha motivata a lavorare più duramente di quanto non avessi fatto prima, al fine di produrre libri altrettanto belli.
La sua casa editrice Al Yasmine for Publishing and Distribution House è stata fondata nel 2010 e uno dei suoi obiettivi è instillare nei piccoli il piacere della lettura e introdurla nel loro stile di vita. Può raccontarci qualcosa di più a proposito?
Ora e più che mai è importante mantenere i bambini impegnati nella lettura, dal momento che i libri sono diventati la cosa meno interessante rispetto a tutte le altre cose divertenti da cui vengono circondati ogni giorno. È qui che deve entrare in gioco lo scrittore e scrivere una bella storia con una trama accattivante, e anche la famiglia, che deve invogliare i propri figli a leggere questi libri.
In Giordania ci sono diverse case editrici che si occupano di letteratura per ragazzi, vorrei chiederle che tipo di approccio le persone nel suo Paese hanno nei confronti di questo tipo di libri?
Quando decidiamo di produrre un libro, sia che si tratti di un albo illustrato o di un libro per ragazzi, ci curiamo di scegliere un argomento che possa essere il più possibile vicino al mondo dei bambini e ai loro interessi; ci assicuriamo inoltre che il libro rappresenti le nostre abitudini e tradizioni per far sì che i bambini rimangano legati alle loro radici.
Di solito scriviamo storie che possano trasmettere valori estetici, culturali ed educativi tra generazioni diverse, tali valori vengono costantemente tenuti in considerazione dalla nostra casa editrice.
Lei hai iniziato la sua carriera di scrittrice nel 1999, può descriverci brevemente in che modo si è sviluppata la letteratura per bambini nel mondo arabo in fatto di temi trattati, scrittura creativa e illustrazioni?
Gli argomenti di cui bisogna parlare si sono evoluti e tecnologia e globalizzazione ne hanno introdotti di nuovi, quindi dobbiamo presentare temi visivi più accattivanti e libri che possano accompagnare il bambino e il suo sviluppo nel mondo attuale.
Nel suo lavoro cerca di fondere la modernità con la tradizione, qual è la strada da seguire per trovare un collegamento?
Com’è noto, la modernità non indebolisce la tradizione, esse si completano a vicenda. Quando scegliamo l’argomento della storia, cerchiamo un legame col passato; ad esempio, sappiamo che la fantascienza, i viaggi nel tempo o i temi che affrontano la paura hanno origini nel passato e sono ancora presenti nella vita moderna, gli autori sono chiamati a trovare un collegamento nelle loro storie. Ci assicuriamo che i vecchi argomenti a cui siamo abituati vengano menzionati nei nostri nuovi libri, ma in chiave moderna, e ciò affinché i bambini rimangano legati al passato e alle tradizioni.
Della casa editrice Al Yasmine uscirà in Giugno 2023 la traduzione in Inglese del romanzo per ragazzi شقائق النعمان – Wild Poppies (Papaveri Selvatici) di Haya Saleh, tradotto da Marcia Lynx Qualey.
Il romanzo tratta il tema del reclutamento minorile e narra le vicende di due fratelli sullo sfondo della guerra siriana.Ha vinto il premio Etisalat 2020 per la categoria Giovani Adulti.


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