Articolo di Nada Skaff
L’idea nasce nella mente o nel cuore di un direttore d’orchestra francese con sede a New York, Jean-Pierre Schmitt, che ha scoperto il paese dei Cedri poco dopo l’esplosione del porto di Beirut nell’agosto del 2020.
La musica fa diventare cittadini del mondo poiché dialoga con le emozioni e aggira qualsiasi discorso fatto con le parole.
Accompagnato dal sassofonista newyorkese Javier Oviedo, Jean-Pierre Schmitt non ha solo raccolto fondi per i musicisti dell’Orchestra Nazionale Libanese durante questo primo concerto, ma ha anche stretto profondi legami con artisti colpiti dalla tragedia del 2020 e dalla crisi economica che attraversa il Libano in quel momento.
Un incontro casuale con il giovane compositore Nicolas J. Chaanine ha gettato le basi per fruttuosi progetti futuri. Alcune amicizie suggellano collaborazioni durature e feconde come poche. Su questa formidabile equazione, la poesia – vorrei umilmente rivelare che si tratti della mia – agisce come una scintilla, un catalizzatore che libera note ed emozioni. Su suggerimento di un’amica giornalista canadese-tedesca, Natja Igney, che vive in Francia, avevo evocato, nel giornale online Ici Beyrouth, il primo concerto di Jean-Pierre Schmitt in Libano. L’articolo aveva innescato un dialogo con il Maestro, seguito da un invio di poesie tirate dalle raccolte Fleur de sel e NUSA. Inizia dunque uno scambio continuo tra tre paesi – l’Italia dove abito, gli Stati Uniti dove risiede il Maestro Schmitt e il Libano dove vive il compositore Nicolas J. Chaanine – orchestrato dallo stesso Jean-Pierre Schmitt, padrino di un inusuale flusso creativo.
Adamo, poema trasformato in Aria; Transumanti, brano musicale per sassofono e strumenti ad arco; e Feniciană, un brano per strumenti ad arco, nascono in poco più di un anno, su suggerimento del Maestro Schmitt, del genio di Nicolas J. Chaanine. I versi si dissolvono e mutano in note per strumenti a corda e a vento. La prima di Transumanti, data a New York, è registrata con la l’Orchestra della città di Praga in agosto del 2022. L’idea di un concerto a Napoli prende gradualmente forma. Jean-Pierre Schmitt e Javier Oviedo, direttore artistico e co-fondatore del Classical Saxophone Project, partono per l’Italia. Un’orchestra napoletana di musicisti d’archi viene contattata e supportata dal Maestro, desideroso ancora una volta di destinare il ricavato del concerto italiano a “Helping hands of Lebanon”, Organizzazione non governativa che finanzia gli studi e aiuta i musicisti libanesi colpiti dalla situazione che vige nel paese.
Per organizzare questo evento, è stato pensato ad un luogo unico. Si tratta della cappella sconsacrata del Pio Monte della Misericordia dove si trova una delle opere più belle di Caravaggio, l’unica che non abbia mai abbandonato il luogo preciso in cui fu realizzata più di quattro secoli fa dal maestro italiano del chiaroscuro: quella delle Sette Opere della Misericordia. Il curatore del museo, Maurizio Burale, ha contattato e ottenuto l’approvazione dei governatori del Pio Monte. La sontuosa cappella ha accolto dunque, nel corso di una sera di giugno, il Maestro e la sua orchestra. La bella Cécile Patel, arrivata da Roma, ha splendidamente interpretato Adamo, generando l’entusiasmo degli ascoltatori. Sotto l’altare sormontato dalla tela di Caravaggio, rinasce Adamo. Quel primo uomo del poema trascende tutti i confini grazie alle note che lo portano. Dalle signore della Inner Wheel presente su invito di Lucia Ascione, presidente dell’omonimo club di Torre del Greco, agli amanti della musica napoletana, ai turisti attratti dalla locandina del concerto, tutti applaudono la musica affascinante che ha compiuto un lungo viaggio. Le note di Transumanti risuonano sotto la cupola di mille notti stellate durante le quali, i pastori del Levante dialogavano fraternamente sopra le colline d’Oriente. La brillante interpretazione del sassofonista Javier Oviedo lascia tutti i presenti unanimi. Dopo il concerto per archi e sassofono di Marcello, i musicisti italiani interpretano le note struggenti di Feniciană sotto la guida del Maestro, accordatore delle arti e delle culture.
All’indomani del primo concerto, un secondo appuntamento è stato organizzato al complesso di San pasquale Baylon a Portici, su invito della consigliera culturale presso il municipio di Portici Martina Albo e dei consiglieri municipali di Ercolano, Piero Sabbarese e Florinda Verde.
Si è dispiegato così il filo magico che ha portato la musica di Nicolas J. Chaanine e la passione per il Libano sotto una cupola che ha ospitato per secoli il genio di Caravaggio. Lodati siano gli uomini di buona volontà, assemblatori di sogni e i generatori di idee. Ancora una volta, la bellezza ha dimostrato di poter salvare il mondo dai suoi demoni interiori, liberando ciò che alcuni esseri possiedono di più prezioso in loro: la loro umanità.
- Foto per gentile concessione di “Pio Monte della Misericordia”
- Le foto di Portici sono di Luciana Portoghese e Florinda Verde
1. Il direttore Jean-Pierre Schmitt e il sassofonista Javier Oviedo con l’orchestra sotto l’opera di Caravaggio
2. La locandina del concerto

3. Il sassofonista Javier Oviedo esegue Transumanti

4. Il soprano Cécile Patel

5. La poetessa Nada Skaff e Maestro Schmitt

6. Maestro Schmitt dirigendo l’orchestra.

7. Nada Skaff e il curatore del Pio Monte della Misericordia, Maurizio Burale, presentano il concerto

8. Le signore dell’Inner Wheel di Torre del Greco e la loro presidente Lucia Ascione

9. Seconda serata nella chiesa di San Pasquale Baylon a Portici

10. L’Assessore alla Cultura del Comune di Portici, Martina Albo, presentando l’evento.

11. Il Maestro Jean-Pierre Schmitt e Javier Oviedo salutano il pubblico

12. Musica per il Libano nel complesso di San Pasquale Baylon a Portici

13. Maestro Schmitt et Nada Skaff in compagnia dei consiglieri municipali di Ercolano e Portici Piero Sabbarese e Florinda Verde.

14. Il compositore libanese Nìcolas J. Chaanine

15. Link you tube
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