Articolo e intervista di Alessandra Amorello
Salah al Mur è un artista sudanese residente al Cairo. Originario di Khartum, dove è nato nel 1966, El Mur è un artista poliedrico e con un bagaglio culturale diversificato.
Pittore, illustratore, scultore, fotografo, regista e autore di libri per bambini/e, dopo la laurea nel 1989 ha viaggiato tra l’Africa orientale e il Medio Oriente.
L’esperienza di vita e i numerosi viaggi dell’artista si riflettono nelle sue opere, che sono ricche di riferimenti a culture diverse e a una varietà di tradizioni eterogenee; i personaggi che ritrae sembrano inseriti in scenari insondabili e accattivanti, dotati di simboli misteriosi. I suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private in Africa, Medio Oriente, Europa e Nord America.
In Italia ha pubblicato Gattodrillo (Jaca Book 2002) e Il Treno (Edizioni Mesogea 2020).
Il Treno

Il Treno è un albo bilingue scritto e illustrato da Salah El Mur. E’ stato pubblicato in Italia nel 2020 dalla casa editrice Edizioni Mesogea per la collana Mesogea Ragazzi, la traduzione è a cura di Anita Magno.
La storia inizia con l’organizzazione di un viaggio: Mamma Bakhita avvisa il figlio Mansour che un lungo viaggio li attende l’indomani per andare a trovare la nonna anziana ad Halfa, una città molto lontana sulle rive del fiume Nilo.
Rapito dal via vai della stazione, il viaggio di Mansour inizia con la partenza del treno.
Stazione dopo stazione, il protagonista si ritrova innanzi agli occhi una serie di creature bizzarre sullo sfondo di paesaggi misteriosi. Di fermata in fermata forme strane e colori intriganti accompagneranno Mansour, fino a quando giungerà a destinazione.
Partendo da esperienze autobiografiche, l’autore conduce adulti e bambini alla scoperta del Sudan: da Khartoum alla città di Wādī Halfa in Bassa Nubia, passando per il Nilo e il fiume Atbara, in un susseguirsi di immagini fantastiche, popolate da creature altrettanto fantastiche e intrise di mistero e magia.
È un’atmosfera onirica quella che domina il libro di El Mur, ma non solo, perché i personaggi che si incontrano in ciascuna stazione sembrano ispirare valori profondi e universali: la gioia di vivere, la pace, l’amicizia, l’altruismo, il rispetto per gli altri, temi che caratterizzano molti libri per bambini/e ma che qui vengono presentati in un modo assai innovativo come lui stesso ci racconterà nell’intervista che segue.
Ed è così che il treno diventa metafora poetica della vita: un viaggio che ciascuno di noi è chiamato a compiere, tra sogno e realtà.
INTERVISTA
Lei è un artista affermato, quando ha iniziato a scrivere libri per bambini?
Ho iniziato a disegnare e scrivere libri per bambini nel 1988, quando ero uno studente dell’Accademia presso l’Università di Scienza e Tecnologia di Khartoum.
Ho illustrato due libri per il Consiglio Nazionale per la Cultura e l’Arte in Sudan. Mi sono interessato all’argomento perché sono specializzato in disegno grafico, e una delle materie è proprio l’illustrazione, una parte fondamentale degli studi che ho condotto in Sudan.
Alcune delle sue opere, fra cui quelle della collezione “Forest”, sono ispirate dalla foresta Al Sunut di Khartoum, quanto ha influito il suo Paese d’origine, il Sudan nella sua produzione artistica e letteraria?
Tutte le mie opere hanno un legame indissolubile con il Sudan, e del resto anche la mia formazione artistica. Il Sudan è un paese ricco di scenari, di etnie e culture diverse: la cultura islamica, la cultura araba, quella cristiana e quella autoctona e africana, ci sono circa duecento tribù in Sudan e ognuna di esse ha tradizioni culturali ben precise, mi riferisco ad esempio all’abbigliamento, alla musica, alle storie popolari, all’arte decorativa e all’architettura; tutti questi elementi sono una fonte di ispirazione a cui attingo nella fase iniziale del processo creativo, al fine di elaborare uno stile del tutto intimo e personale.
Le illustrazioni de “Il Treno” sono originali e molto affascinanti, che tipo di tecnica ha usato?
Per questi disegni ho usato dei semplici pennarelli. I pennarelli riescono a dare delle tonalità diverse attraverso movimenti circolari. Nello specifico, queste tavole sono state realizzate anche con l’ausilio di una penna da disegno a punta fine.
A che età ha compiuto il suo primo viaggio in treno?
Durante la mia infanzia in Sudan ho viaggiato molto in treno insieme a mio padre. Abbiamo viaggiato in lungo e in largo tra oriente e occidente, nord e sud. Mio padre lavorava per il Ministero dei Lavori Pubblici, si occupava di ingegneria e doveva spostarsi per lavoro di città in città. Quando viaggiavo, mi affascinava guardare dal finestrino del treno. A volte, soprattutto quando si viaggiava di notte, sognavo paesaggi fantastici che si susseguivano davanti ai miei occhi di bambino curioso.
Secondo lei, come deve essere un libro per bambini/e?
Ritengo che i bambini siano più intelligenti di quanto possiamo immaginare. I libri semplici o le storie dal finale scontato che non stimolano l’immaginazione o non hanno alcun riferimento ad altre culture, non sono interessanti agli occhi di un bambino. Per tale ragione, ritengo che bisogna approcciarsi alla letteratura per l’infanzia puntando su parametri completamente diversi poiché il bambino possiede una straordinaria capacità di analisi del mondo che lo circonda. A noi spetta il compito di spalancare le porte della conoscenza, delle scienze, delle altre culture.
I libri noiosi rischiano di allontanare il bambino dal piacere della lettura. Un libro deve avere informazioni nuove, deve essere illustrato in modo innovativo al fine di arricchire il bagaglio culturale del suo fruitore.
Sul canale You Tube di riveArabe al seguente link è disponibile la video-lettura in doppia lingua di Alessandra Amorello e Nowar Yousef.
Si ringrazia Mesogea per aver concesso l’utilizzo delle immagini.
Special thanks to the Syrian actress Nowar Yousef.
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