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Sei romanzi da sei diversi paesi scelti per la short list dell’IPAF 2023

Dall’articolo di Arablit

Traduzione di Antonino d’Esposito

1 MARZO 2023 – In una conferenza stampa virtuale, il presidente della giuria del l’International Prize for Arabic Fiction 2023, Mohammed Achaari, ha annunciato la rosa dei sei libri di quest’anno, testi che Achaari ha elogiato per la diversità di stili e qualità della scrittura, osservando che i giudici hanno decretato i finalisti – restringendo la long list da sedici libri a sei – grazie alla cooperazione e al consenso.

Ciò che caratterizza i romanzi di quest’anno è la diversità di contenuto e delle metodologie narrative”, ha detto Achaari durante stampa Zoom del 1 marzo. Inoltre, la giudice Fadhila El Farouk ha osservato che nei romanzi di quest’anno vengono affrontati nuove tematiche, come il clima, ed ha aggiunto che la presenza di tre donne e tre scrittori uomini tra i finalisti è stato motivo di soddisfazione per la commissione.

La rosa dei sei finalisti è la seguente:

Fatima AbdulhamidLa porzione più alta dell’orizzonteArabia Saudita
Al-Sadiq Haj AhmedSiccitàAlgeria
Zahran AlqasmiL’esilio del rabdomanteOman
Najwa BinshatwanConcerto Qurina EduardoLibia
Azher JirjeesLa pietra della felicitàIraq
Miral al-TahawyI giorni del sole splendenteEgitto

Mohammed Achaari, presidente della giuria del 2023, ha commentato:

“La rosa dei romanzi selezionati per il 2023 è vibrante e varia. La pietra della felicità fa luce su come i bambini e i deboli sopportano il fardello della società che si sta disintegrando tra guerra e lotte settarie. L’esilio del rabdomante si concentra sull’acqua e sul suo simbolismo nella memoria collettiva. I giorni del sole splendente esplora la migrazione e lo sconvolgimento, attraverso le persone intrappolate tra le difficoltà dei loro luoghi di origine e la violenza dei loro luoghi di esilio. Concerto Qurina Eduardo è un ritratto intimo della lotta umana di fronte all’ingiustizia e al dispotismo politico, dove l’inferno del presente sembra solo segnalare di un futuro ancora più infernale. La porzione più alta dell’orizzonte traccia i terrori della morte e dell’amore e le loro continue intersezioni. Infine, Siccità ci trasporta nel mondo del Sahara tra il sud dell’Algeria e il nord del Mali, dove siccità, carestia e tribalismo rispecchiano la natura brutale e fragile del deserto. I giudici ritengono che attraverso questa molteplicità di voci e idiomi, con stili, strutture e forme narrative contrastanti, l’ampia portata che queste storie comprendono offre un’istantanea dinamica del romanzo arabo contemporaneo.”

Due delle autrici della short list del 2023 erano già state selezionate: Najwa Binshatwan (nel 2017 per I cantieri degli schiavi) e Miral al-Tahawy (nel 2011 per Brooklyn Heights). Azher Jirjees era stato precedentemente selezionato nel 2020 per Dormire in un campo di ciliegi. Fatima Abdulhamid, Al-Sadiq Haj Ahmed e Zahran Alqasmi figurano per la prima volta tra i finalisti del premio.

Oltre ad Achaari, gli altri quattro giudici sono: la romanziera egiziana Reem Bassiouney, la romanziera algerina Fadhila El Farouk, il traduttore svedese Tetz Rooke e la scrittrice omanita Aziza al-Ta’l.

Una delle cose più sorprendenti della conferenza stampa del 2023 è stato il numero di volte in cui i giudici hanno notato di essersi divertiti a leggere i libri. Anche se alla domanda sul perché non ci siano libri più ottimisti tra i selezionati, la giudice Fadhila El Farouk ha osservato che “non siamo nell’era del lieto fine.”

Il romanzo vincitore sarà annunciato il prossimo 21 maggio.

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